Economia

ECONOMIA  ALGERINA

L’Algeria, dalla sua indipendenza nel 1962, ha avviato dei grandi progetti economici per creare una base industriale densa. Si tratta delle realizzazioni importanti (strade, metropolitana, autostrade, università, fabbriche, ecc.).
A causa delle importanti difficoltà negli anni 1980 (il contro-shock petrolifero del 1986) l’economia algerina è stata oggetto di piani anti-penuria e di stabilizzazione.

Inoltre, l’economia algerina ha conosciuto, agli inizi degli anni 90, delle riforme strutturali che concretizzano il passaggio all’economia di mercato che è stato segnato da un disimpegno progressivo dello Stato, in particolare, della sfera commerciale.
Questa apertura è stata sancita dalla Costituzione del 1996, con l’ordinanza n°03-04 del 19 luglio 2003 relativa alle regole generali applicabili alle operazioni di importazione e di esportazione di merci per permettere una liberalizzazione degli scambi e con l’ordinanza nº03-03 del 19 luglio relativa alla concorrenza-

Nell’ambito del processo dell’integrazione economica mondiale e regionale, l’Algeria si è impegnata con la firma dell’Accordo di associazione con l’Unione europea nel 2003, e con l’adesione alla zona araba di libero scambio nel novembre 2008. E in vista del suo accesso all’organizzazione Mondiale del Commercio, l’Algeria è anche in fase avanzata nei negoziati.

Dal 2001, un ritorno graduale alla crescita economica è stato segnato dagli indicatori macro-economici stabili ed ad alto rendimento (bilancia commerciale eccedentaria, tasso di inflazione e deficit di bilancio sotto controllo, aliquote di riserva sufficienti), che ha permesso di avviare un processo di riforme strutturali in diversi settori di attività (poste e telecomunicazioni, trasporti, energia, turismo,). Questo processo di riforme è stato accompagnato dal lancio nel 2001, di un programma relativo all’attrezzatura pubblica, intitolato Programma di Sostegno al Rilancio Economico (PSRE) che ha contribuito al rafforzamento delle infrastrutture, all’incoraggiamento dell’investimento e al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.

Il Governo ha sostituito il PSRE con un programma quinquennale intitolato Programma Complementare di Sostegno alla Crescita Economica (PCSCE), costituito da cinque capitoli): il miglioramento delle condizioni di vita, lo sviluppo delle infrastrutture, il sostegno alla crescita economica, l’ammodernamento del servizio pubblico e la promozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Con uno stanziamento di 286 miliardi di dollari, un vasto programma di investimento pubblico è stato lanciato nell’ambito del quinquennio 2010 -2014. Questo programma, in aggiunta al proseguimento dello sforzo di ammodernamento delle infrastrutture ed attrezzature pubbliche, ha permesso alla creazione di impieghi, la costruzione di alloggi e la creazione di Piccole e Medie Imprese.

Necessitando di un recupero in materia di sviluppo nelle regioni degli Altipiani e del Sud, l’Algeria ha anche dei programmi di sviluppo locale per queste regioni che beneficiano del fondo di sostegno alimentato da una percentuale prelevata sui prodotti della tassazione petrolifera.

Con lo scopo di rafforzare la resistenza dell’economia algerina dagli effetti della crisi finanziaria mondiale e di sviluppare un’economia competitiva e diversificata, tanto più che la principale fonte di reddito dell’economia algerina sono gli idrocarburi, sono stati iscritti tre piani quinquennali per i periodi 2005-2009, 2010-2014 e 2015-2019. Questo ultimo, con uno stanziamento di 130 miliardi di dollari, destinato al completamento di grande progetti già avviati, in particolare nel settore ferroviario, audostradale e idrico, in continuità anche con i programmi di sviluppo e di investimento 2005-2009 e 2010-2014 e nello scopo di dare un nuovo slancio alla crescita di un’economia produttiva e competitiva in tutti i settori.

Al fine di migliorarne l’attuazione e l’efficacia, l’elaborazione di questo programma viene svolta di concerto con tutti gli attori economici a livello nazionale e locale, integrando tutte le iniziative e proposte provenienti da tutti questi attori e tenendo conto delle esperienze del passato.

Nonostante le insufficienze registrate nell’espletamento dei progetti di infrastrutture pubbliche come i ritardi nella consegna ed il congelamento di alcuni progetti, i tre piani avviati dal 2001 hanno permesso di raggiungere una migliore crescita economica e uno sviluppo sociale considerevole dell’Algeria.   

Gli sforzi importanti dello Stato algerino per sostenere la crescita ed onorare gli impegni sociali sono dispiegati su tre fronti :
– il controllo della  spesa  pubblica
– il riequilibrio della bilancia del commercio estero per la riduzione delle importazioni;
– il sostegno all’investimento produttivo.

L’Algeria, grazie al suo indebitamento estero molto ridotto, risultava tra i paesi emergenti ed in sviluppo che sono riusciti a mantenere una netta posizione estera positiva.

In vista di procedere ad una diversificazione dell’economia nazionale, l’Algeria ha realizzato passi considerevoli in diverse filiere dell’industria, come quelle dell’industria automobilistica e siderurgica, nel settore dei materiali di costruzione, sostenendo che l’obiettivo è di penetrare i mercati stranieri, in particolare quelli africani.

In tale contesto, nel 2016 l’Algeria ha anche avviato un vasto programma per la creazione di quattro grandi fabbriche di trasformazione di fosfati.

Per quanto riguarda l’agricoltura, nell’ambito del programma comune “idro-agricolo” che prevede anche di aumentare di un milione (01) di ettari le superfici irrigate per arrivare a più di due milioni di terre irrigate nel 2019, circa 146.000 ettari di terreni agricoli sono stati attrezzati con dei sistemi di irrigazione, ossia il 15% dell’obiettivo fissato.

Per l’esattezza 146.438 ettari sono stati consegnati tra il 2013 e la fine del 2016 di cui 66.938 ettari dal Ministero delle Risorse idriche e 79.500 ettari dal Ministero dell’Agricoltura.

Ad oggi, il 41% del programma del settore idraulico (376.000 ettari, ndlr) è stato realizzato o è in fase di realizzazione.

I principali settori economici:

– Agricoltura

– Industria

– Servizi

Principali  indicatori  dell’economia algerina:

Le riserve valutarie: 112 miliardi di dollari USA e il livello di liquidità nelle banche ammontano nel gennaio 2017,1.037 miliardi di dinari algerini.

Prodotto interno lordo (PIL) nel 2016:

17.494, 00 miliardi di dinari algerini

Riserve valutarie nel 2016:

112 miliardi di dollari USA e il livello di liquidità nelle banche ammontano nel gennaio 2017,1.037 miliardi di dinari algerini.

Tasso di crescita nel 2016: 3.6%

Le importazioni:

–   2014:  58,6 miliardi di dollari USA

–  2015:  51,7 miliardi di dollari USA

– 2016:  46,7 miliardi di dollari USA

–  Obiettivo 2017:  35 miliardi di dollari USA

Esportazioni Principali:

petrolio, gas, derivati degli idrocarburi (nel 2016, le esportazioni dell’Algeria d’idrocarburi avevano raggiunto 24,03 miliardi di dollari).
Tasso di inflazione nel 2016:

Il ritmo dell’inflazione annua è stato pari a 6,4% fino a dicembre 016.
Tasso di disoccupazione nel 2016: 10,5% 

Prodotto della fiscalità ordinaria:

 una progressione significativa (+ il 10% tra il 2015 e il 2016)

Conto corrente:

ha rappresentato -15,1% del Pil nel 2016

Principi  che  regolano  l’investimento:

” Libertà di investire, non discriminazione, protezione dell’investimento, intangibilità dei vantaggi”, tali sono i grandi principi che regolano l’investimento in Algeria.
Il quadro normativo relativo alla politica di investimento è stata modificata mediante la legge n° 16-09 del 03 agosto 2016 per renderlo stabile, trasparente e coerente, e per garantire i diritti degli investitori e promuovere gli investimenti diretti esterni (IDE). Il quadro giuridico e regolamentare in vigore in Algeria incoraggia gli investimenti e favorisce lo sviluppo del settore privato.