L’Algeria ha ospitato la14esima Conferenza dei Ministri degli Affari Esteri del Dialogo 5+5

Nel quadro della promozione della sua politica mediterranea e in favore della creazione di uno spazio euromediterraneo di pace, stabilità e prosperità, l’Algeria ha ospitato domenica per la seconda volta la 14esima Conferenza dei Ministri degli Affari Esteri del Dialogo 5+5 intitolata “Mediterraneo Occidentale: promuovere lo sviluppo economico e sociale condiviso e sostenibile come risposta alle sfide comuni della regione.

L’incontro, presieduto dal Ministro degli Affari Esteri Abdelkader Messahel, insieme al suo omologo francese Jean Yves Odrian, ha visto la partecipazione dei ministri degli Esteri dei paesi del dialogo 5+5, di cui cinque paesi dell’Unione del Maghreb arabo, l’Algeria, il Marocco, la Tunisia, la Libia e la Mauritania per la sponda sud, e l’Italia, la Francia, la Spagna, il Portogallo e Malta per la sponda del Nord.

Il Segretario Generale dell’Unione del Maghreb arabo, il Segretario Generale dell’Unione per il Mediterraneo e il Commissario europeo per la Politica europea e di Vicinato hanno anch’essi partecipato all’incontro.

Nel corso del suo intervento all’apertura dei lavori della 14esima Conferenza ministeriale del “Dialogo 5 + 5”, il Ministro algerino degli Affari Esteri Abdelkader Messahel, ha ricordato che la situazione nel Sahel, in particolare in Libia, uno dei membri fondatori del Dialogo 5 + 5, richiede un sostegno attivo per raggiungere un’agenda condivisa consistente in una soluzione politica globale e urgente sotto l’egida delle Nazioni Unite e lontana da qualsiasi ingerenza straniera, una soluzione volta a preservare l’unità del paese e la sua integrità territoriale e a raggiungere la riconciliazione nazionale.

Sua Eccellenza il Ministro Messahel ha anche messo l’accento sulla soluzione politica nella risoluzione dei conflitti nel Sahel e nel Medio Oriente per porre fine alle sofferenze dei popoli, rinnovando il sostegno dell’Algeria al Rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ghassan Salameh nei suoi sforzi per la risoluzione della crisi attraverso il suo Piano d’azione per la transizione politica e nella prospettiva del rilancio economico del paese.

Sulla questione del Mali, il Ministro Messahel ha dichiarato che la soluzione alla situazione che è prevalsa nel Mali, frutto di una mediazione internazionale guidata dall’Algeria e sancita nell’accordo di pace e di riconciliazione nato dal processo di pace di Algeri dovrebbe essere maggiormente sostenuto.

Per quanto concerne la questione palestinese, il Capo della diplomazia algerina ha messo in guardia contro la persistenza dell’impasse nel processo di pace, accentuata dalla decisione americana relativa alla città santa di Gerusalemme, in quanto costituisce un serio ostacolo a qualsiasi prospettiva duratura di stabilità, sicurezza e di pace nella regione.

Il Ministro ha inoltre ribadito il suo sostegno al rispetto delle risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite e all’appello di cessazione immediata di annessione dei territori occupati e di violazioni dei diritti umani, nonché del blocco imposto nella Striscia di Gaza.

La 14esima Conferenza ministeriale del “Dialogo 5 + 5” è culminata in una dichiarazione congiunta ove i ministri hanno sottolineato che il dialogo politico costituisce il mezzo più adatto per la risoluzione delle crisi che scuotono la regione e per porre fine ai focolai di tensione, nonché per il rafforzamento del ruolo dell’Unione per il Mediterraneo al fine di migliorare la governance e promuovere il dialogo a livello dell’Unione con i vari organismi euromediterranei.

A margine della conferenza del dialogo 5+5, il Sig. Messahel ha tenuto diversi colloqui bilaterali incentrati principalmente sui modi per migliorare la cooperazione, il dialogo e la risoluzione dei conflitti nella regione mediterranea.