Messaggio di Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica in occasione della Giornata Nazionale della festa di Indipendenza.

Signore e Signori,

E  con grande  piacere che mi rivolgo a voi in occasione del 55mo anniversario dell’indipendenza dell’Algeria e della Gioventù.

Questa celebrazione rappresenta un momento di un solenner accoglimento in memoria dei nostri gloriosi martiri che hanno guidato la Rivoluzione del 1 Novembre 1954 che ha restituito al nostro paese la sua sovranità nazionale. Questa ricorrenza è anche l’opportunità per esprimere la nostra gratitudine ai nostri valorosi moudjahidine e alle nostre valorose moudjahidate per il loro combattimento ed i loro sacrifici che hanno portato alla liberazione della Patria. Questa celebrazione è anche sinonimo di un unione nazionale per lodare il nostro passato glorioso.

Signore e Signori,

55 anni or sono, la celebrazione della Festa Nazionale dell’Indipendenza viene associata alla celebrazione della Gioventù. Questo nesso è stato, una conferma della necessità di rafforzare la liberazione con un azione di edificazione nazionale e quali migliore muro portante di tale azione se non la nostra promettente gioventù.

Questa scelta riflette l’animo di un antica nazione che, nella sua storia, ha saputo, ogni volta superare, le tragedie e le vicissitudini del tempo ed è sempre riuscita a portare avanti le sue idee per essere artefice di un destino grande e dignitoso.

Di fatto, nel corso dei secoli, il popolo algerino ha sempre dato prova della sua indomabile resistenza contro tutti gli invasori come è il caso della colonizzazione francese confitta al termine di 132 anni di martirio e di sofferenza ma anche di resistenza ma grazie sopratutto ad Rivolta liberatoria che ha culminato il percorso rivoluzionario dell’Algeria e alla quale il mondo intero ha reso omaggio.

Commerando il nostro passato drammatico in seguito all’invasione francese non facciamo altro che adempiere al nostro dovere di salutare la memoria dei nostri antenati di cui millioni sono caduti nei combattimenti. Altri centina a di migliaia sono stati incarcerati o deportati mentre millioni di Algerini sono stati spogliati delle loro terre e dei loro beni. Commemorando il nostro dramma, rendiamo omaggio al nostro popolo che ha sacrificato un millione e mezzo dei suoi figli per recuperare la propria Indipendenza e la propria Sovranità Nazionale.

Tali ricordi non sono portatori di animosità ne tanto meno di odio. E anche se il nostro popolo aspetta tuttora le scuse della Francia per le sofferenze patite, l’Algeria ha intra preso con questo paese un partenariato d’eccellenza reciprocamente vantaggioso.

La conservazione della memoria nazionale è anche rivolta alle nostre nuove generazioni perché per loro sarà sempre una fonte preziosa per ritemprare il loro spirito patriottico per vincere le sfide e rappresenta un motivo di un perenne orgoglio nazionale.

Ed è in quest’ottica che deve essere interpretata la santuarizzazione, nella Costituzione, dell’inno e dell’amblema nazionali. Ed è in questa stessa ottica che la Costituzione garantisce il rispetto dei simboli della Rivoluzione, della memoria dei Chouhada e della dignità dei Moudjahidines. Ed anche in quest’ottica che la nostra Legge affida allo Stato il compito di garantire la salva guardia della Storia e di tramandarla alle nuove generazioni.

Signore e Signori,

La commemorazione degli eventi storici offrono anche l’opportunità propizia per valutare oggi il cammino percorso e la Festa nazionale dell’Indipendenza e della Gioventù è un occasione di eccellenza. I nostri concittadini affermeranno che l’Algeria di oggi giorno è completamente diversa di quella che ha conquistato la sua indipendenza 55 anni fa, diversa di quell’Algeria dove migliaia di villaggi sono stati rasi al suolo, da dove sono stati sradicati milioni di rifugiati, di quella terra di migliaia di orfani e di vedove di guerra e teatro di numerosi rovine fumanti lasciate in eredità dalle barbarie terroristi che dell’Organizzazione armata segreta.

I nostri compatrioti si rammenteranno anche di quella bella avventura di sviluppo in tra presa quantro decenni fa, un avventura segnata principalmente da un industrializzazione promettente, da una rivoluzione agricola e dalla diffusione dell’istruzione a tutti i livelli e in tutto il paese. Quella fase, emblema di un orgoglio nazionale ma sopratutto motivo di dignità di una gioventù altamente mobilitata rafforzata dal recupero e dall’esercizio della sovranità nazionale sulle risorse naturali del paese, dalle terre agricole ai giacimenti minerari e agli idrocarburi.

Quale miglior futuro c’era da aspettare per l’Algeria se non di un paese emergente se quel percorso promettente non fossi stato indebolito di un erosione graduale della nostra della nostra sovranità economica seguita dalla Tragedia nazionale che ha spento la vita di decine di migliaia di Algerini con gravi consequenze per la sopravvivenza del Patria.

Ma grazie a Dio, il nostro popolo è riuscito ad intingere la propria forza negli insegnamenti dalla nostra Santa Religione e nella sua storia gloriosa per porre fine a questo flagello ed è riuscito ad adoperarsi, di nuovo, per la costruzione nazionale.

Grazie alla fiducia che avete posto in me, sono oramai 18 anni che ho il grande onore di guidare i vostri passi. Insieme,siamo riusciti, insieme, a redificare non solo ciò che è stato distrutto ma tanto altro. Abbiamo collaborato per lo sviluppo del paesi in diversi campi.

Carissimi compatrioti,  permettemi di illustrare brevemente le opere realizzate anche al grazie al vostro contributo.

In questi 18 ultimi anni, la nostra economia, sostenuta da possenti iniezioni,  è cresciuta innescando l’aumento del prodotto interno lordo (pro capite) di cinque volte. Tale ripresa, sostenuta dalle riforme sociali dello Stato, ha on sentito la creazione di millioni posti di lavoro e maggiori opportunità in diversi settori, riducendo considere volmente la disoccupazione che all’inizio di questo secolo stava alla soglia del 30%.

Nel corso dello stesso periodo, lo stato ha concesso più di 3 millioni e cinque cento mila alloggi rispondendo alle esigenze della popolazione e va anche sottolineato che circa un millione di unità abitative sono in corso di realizzazione.

Nell’ambito universitario, si è assistito ad un vero e proprio salto di qualità. Di fatti, quasi 2 millioni di studenti possono accedere alla formazione universitaria grazie ad un efficae dispiegamento di una rete di infrastrutture in tutte le Wilayas. D’altronde, tale incremento della popolazione universitaria va di pari passo con l’aumento registrato del numero degli alunni pari a circa 8 millioni mentre si registra un tasso di iscrizione pari quasi al 100% per i bambini che hanno compiuto i sei anni.

Durante questo stesso periodo e in materia sociale, il salario minimo garantito è stato incrementato così come è stato aumentato il redditto di tutte le categorie professionali e non solo, lo Stato, grazie ad una politica basata dul principio della giustizia sociale, ha consentito una riduzione considerevole della povertà nel paese. 

C’è tuttavia da precisare che queste dinamiche di sviluppo accelerato ha ahimè risentito, da tre anni, le avversità della crisi economica mondiale e sopra tutto sul mercato degli idrocarburi. Di fatti, il reddito pubblico è stato diviso per tre dal 2008 ad oggi succittando un forte calo della spesa pubblica essa considerata il motore propulsore dell’economia nazionale e la chiave per la modernizzazione delle infrastrutture del paese.

Da non dimenticare sopra tutto la congiuntura che pesa ancora in varie zone del paese, divenuti ormai veri e propri focolai del terrorismo e delle organizzazioni di narcotrafficanti. Una minaccia che impone una viglilanza permanente al fine di salvaguardare l’integrità del nostro territorio e l’incolumità del nostro popolo.

Sono quindi tante le sfide che il nostro Paese ha affrontato e che vanno ricordate in questa giornata commemorativa.

Signore e Signori,

Sul piano politico, l’evento più importante è stato l’avvenimento delle elezioni legislative che hanno portato all’isediamento di nuovi membri dell’Assemblea Popolare Nazionale, che con il nuovo governo, avrà il compito di portare avanti i progetti di cui alla Costituzione modificata per il consolidamento di una democrazia pluralista, per il rafforzamento di uno Stato di diritto e per la promozione dei diritti del’Uomo e delle libertà.

In questo contesto, sarà istituito un Consiglio Superiore della Gioventù che permetterà ai rappresentanti dei giovani di rinforzare tutti insieme la loro visione sui diversi cantieri aperti dal nostro paese. Sarà altrettanto anche con il Consiglio Nazionale economico e sociale rinnovato che servirà come contesto ad un dialogo permanente tra il governo e i partner economici e sociali, nel momento in cui il paese deve affrontare importanti sfide economiche e sociali.

Signore, Signori,

Per quanto riguarda la salvaguardia dell’ integrità del nostro territorio e la sicurezza dei nostri cittadini e delle loro proprietà, vorrei al nome di tutti, rendere un significante omaggio all’ Esercito Algerino, degno della successione dell’ Esercito della Liberazione Nazionale, per il coraggio, il professionismo, ed il senso del sacrificio con il quale è riuscito ad avere il sopravvento sugli ultimi piccoli gruppi terroristici che stanno reprimendo attraverso il nostro vasto paese, con la collaborazione dei diversi servizi di sicurezza.

In questa occasione, mi inchino alla memoria dei nostri figli, martiri del dovere nazionale, crollati questi ultimi mesi, insieme all’esercito e ai servizi di sicurezza, durante i nobili combattimenti che portano avanti contro il terrorismo abietta.

Salutiamo anche gli sforzi e l’efficacia delle forze armate e dei servizi di sicurezza ubicati lungo i nostri confini, per salvaguardare l’integrità del territorio da qualsiasi tipo di infiltrazione criminale, una vigilanza che accompagna gli sforzi della nostra diplomazia per facilitare il rispristino della pace, dell’unità e della riconciliazione, nei paesi dei nostri fratelli vicini il Mali e la Libia.

Signore, Signori,

Nel campo economico, il nostro paese è confrontato ad un forte passo indietro dei redditi esteri ed ad una degradazione del bilancio dei pagamenti esteri, anche se la sua sovranità di decisione economica e sociale è rimasta intatta, grazie alle riserve di cambio che abbiamo accumulato ma che già stanno per erodere.

Di fronte ad una situazione che chiama ognuno di noi, e in questa occasione commemorativa dei nostri pesanti sacrifici per ricordare la nostra indipendenza, rinnovo il mio appello al nostro valoroso popolo per affrontare e mettere in opera in una maniera sovrana le necessarie riforme economiche.

L’Algeria non manca ne risorse ne mezzi, soprattutto se si tratta di agricoltura, di turismo, di potenziale industriale o di risorse energetiche fossili e rinnovabili. L’Algeria dispone di una gioventù istruita e di un importante mercato nazionale.

Tutte queste risorse e questi mezzi devono essere più valorizzati grazie ad una riabilitazione del valore del lavoro, al miglioramento dell’ambiente dell’attività economica, ed alla concretizzazione diligente di tutte le riforme necessarie.

Il Governo si è mobilizzato intorno a questi compiti per accelerare lo sviluppo economico nazionale nonché la diversificazione delle nostre esportazioni.

Rimane che questo impegno deve essere condiviso da tutti, dal momento in cui la nostra sfida in gioco è il nostro futuro nazionale nonché quello delle nostre generazioni future. 

Signore, Signori,

L’Algeria a conosciuto 55 anni fa il culmine di una grandiosa rivoluzione che ha permesso il recupero della nostra sovranità nazionale, una rivoluzione il cui impatto é ancora salutato in moltissime parte del Mondo.

Ancora più vicini, l’avete saputo, cari contadini, proteggere la Patria dal totale crollo, durane una vera tragedia nazionale, ed avete saputo affrontare questo calvario grazie alla riconciliazione nazionale, che tutto il mondo oggi lo considera come un punto di riferimento, di fronte ad una diffusione del terrorismo e delle tragedie infinite che genera.

Questi sono dei punti di riferimento che il popolo algerino è capace di sottolineare come una sfida e di realizzare con miracolo ogni volta che l’appello alla patria lo richiede.

E questo appello della Patria che mi faccio avanti, verso ognuno di voi, e più specialmente verso la nostra gioventù, per proseguire fruttuosamente e senza limiti, l’opera di ricostruzione che abbiamo intrapreso insieme da due decenni.

Aggiungo a questo appello i miei auguri personali di felicità e di salute ad ognuno ed ognuna di voi, per un Algeria sempre più prospera.